Cara Maria, qui è una telespettatrice esausta che ti parla.

Non avendo la tua amicizia su FB né fidandomi della postina Raffaella, ho deciso di mandarti questa missiva attraverso la piazza di Reality House, dove da anni commentiamo i tuoi programmi.

So che tu sei abituata a conferire solo con chi viene dalla Puglia o dalla provincia di Savona. Io vengo dalla Lombardia ma ti prego, dammi ascolto. Credimi, la mia situazione psicologica è persino peggiore di quella di un'altra tua creatura: ebbene si, sono esaurita come e peggio di Barbara del trono over. Ho fatto l'albero di Natale con le scatolette del Lexotan consumato a causa tua. Dopo aver visto la puntata faccio merenda correggendo il te con il Tavor per calmarmi. Ogni notte mi sveglio pensando a Maria Luigia che butta per terra i biglietti e d'istinto vorrei aprire la finestra e buttarmici al posto dei biglietti. Ma il problema non è U&D, bensì Amici. O meglio, il programma che va in onda quando sulla guida tv c'è scritto "Amici" ma che con il programma che abbiamo amato non ha in comune nemmeno il punto di biondo di Garrison. Io correvo a casa da scuola senza nemmeno salutare i compagni per non perdermi un minuto di daytime perché ogni daytime era un evento. Oggi è diventato un evento trovare un daytime leggermente più movimentato di un documentario sul paramecio. Cos'è successo Maria? Cosa ti sta passando per la testa?

Hai trasformato la Celentano da emule di Miranda Priestly a emule di Suor Sorriso. Hai tolto i balli sul tavolo di Garrison, i tanghi secsi della Cele, le prese di Steve e la Konga di Maura che tanto ci divertivano per ammorbarci con i drammoni sulla droga, le malattie e la fame nel mondo. Hai fatto sparire qualsivoglia momento empatico ed emotivo non permettendoci di conoscere niente dei ragazzi: se della Bonanno sapevamo persino il numero della sua cassa all'Ikea, di Verdiana e Greta non ci ricordiamo nemmeno se sono cantanti, ballerine o addette alla mensa. Hai trasformato le puntate in pedisseque sequele di lezioni senza anima. Lo sai che se vogliamo ascoltare una canzone mettiamo un cd nello stereo e se vogliamo vedere un balletto mettiamo Rai5? E poi spiegami, cosa gli dai da mangiare a 'sti ragazzi? Camomilla setacciata? Passiflora grattugiata sulla pasta? Com'è possibile che cinque anni fa facevano partire l'atomica per una sedia spostata e adesso si cucirebbero i vestiti con la bandiera della pace pure se si trovassero un'atomica sotto la sedia? Mutazione genetica? Eppure i ragazzi che vedo io per strada sono sempre uguali, con i loro nervosismi, i loro scazzi, i loro cambi d'umore. Ma nel tuo magico mondo c'è più amore che in Kiss me Licia, che strano. Dove li fai i casting oggi? Nella baita di Heidi?

Maria, ci hai tolto le tutine, ci hai tolto Grazia e Palma che fa traballare il tavolo, ci hai tolto gli esami di sbarramento, ci hai tolto persino i banchi dallo studio. In poche parole ci hai tolto il programma. Ma non è che con questo reset vuoi farci capire che ti sei stancata e ti vuoi buttare su Geo&Geo?

Allora Maria cara, io qui con la penna nella mano destra e lo Xanax in quella sinistra, sento il bisogno di dirti alcune cose:
a) non pretendiamo che la classe sia formata da dieci Roberta Bonanno nel canto e dieci Raffaele Tizzano nel ballo, però ti svelo un segreto: tra la Bonanno e un'ameba decomposta ci sono tante vie di mezzo.
b) tu che tutto puoi ridai il dono della parola a tutti i componenti del tuo show che ormai sono più muti di Bernardo di Zorro. Rivogliamo professori taglienti, assistenti linguacciuti, alunni veementi. In poche parole: rimetti in circolo la dialettica. Le esibizioni devono essere commentate, i giudizi motivati e all'occorrenza contestati, il disappunto espresso e sfogato.
c) Non avere paura del trash. Non sei un rettore universitario, una catechista, un'educatrice e nemmeno Margherita Hack. Sei una conduttrice di uno show di canale5. Non hai nessuna missione pedagogica da realizzare. Un rwm avvelenato non minerà la tua nomea di signora della tv.
d) ridai la diretta al serale. Credimi, un talent registrato è francamente imbarazzante. Un talent precotto, tagliato, cucito e scongelato all'occorrenza è qualcosa di allucinante. E' come se la Clerici facesse sfidare i suoi chef a tagliare la busta dei quattro salti in padella.
e) togli quell'aurea di fredda perfezione dal serale. Più sbavature, meno ingessature. Ridai al programma la sana e gustosa veracità che l'ha portato al successo. Non so come farti capire che di un programma di plastica non ce ne facciamo niente: non ci fa incavolare, emozionare, appassionare, empatizzare, niente di niente. Solo sbadigliare.
f) mettiti in testa che il target del programma non sono i giornalisti radical chic de Il fatto, ma i ragazzi normali che si vogliono fare i fatti dei ragazzi di Amici. Non puoi piacere a tutti, non pretendere di elevarti a tutti i costi snaturandoti. Tu hai tolto il trash per farti bella con Emerenzio Gianmaria De Pascalis dell'Unità ma stai certa che Emerenzio Gianmaria De Pascalis continuerà ad ascoltare Frank Zappa e a ignorare Briga anche se togli gli rwm.
g) Ti restituiamo i numeri da circo, i divi hollywoodiani, i tremila ospiti a sera, le giurie blasonate, la perfezione tecnica e scenografica. In cambio vogliamo dinamiche, dialettica, dialoghi. Mi sembra uno scambio equo, che dici? 

Basta, ho parlato fin troppo, forse mi prenderai per una pazza visionaria nostalgica ma io dovevo dirtelo. Non posso sopportare di vedere il programma che ha accompagnato la mia adolescenza trasformato in una camomilla annacquata e democristiana.

Insomma Maria, datti pace e ridacci Amici.

Una fan sull'orlo di una crisi di nervi.

Stefy87